Arcobaleno Servizi offre un supporto completo, dalla prime analisi fino alla movimentazione dei rifiuti, garantendo assistenza burocratica e consulenza specializzata per una gestione sicura ed efficiente di rifiuti pericolosi e non pericolosi.
Scopri i nostri serviziGestione operativa e burocratica dei rifiuti pericolosi e non pericolosi
Il servizio di smaltimento rifiuti a Milano e provincia garantisce sicurezza e conformità normativa in ogni fase: dalla verifica dei codici fino alla movimentazione verso impianti autorizzati, con l’utilizzo di contenitori omologati e il supporto di operatori qualificati.
Il servizio di sgombero locali a Milano e provincia libera gli spazi da materiali indesiderati e rifiuti, pericolosi e non. Dopo la rimozione, ci occupiamo della pulizia e della riqualificazione dell’ambiente, assicurando il corretto smaltimento e il pieno rispetto delle normative.
Il servizio di consulenza per la gestione dei rifiuti a Milano e provincia supporta le aziende in ogni aspetto operativo e normativo. Dalla valutazione delle giacenze alla compilazione del MUD fino alla redazione del Piano di Gestione Solventi, ci occupiamo della gestione burocratica garantendo la massima conformità e tracciabilità.
Dal 1996 punto di riferimento nel settore della gestione integrata dei rifiuti
Esperienza e professionalità
Autorizzazioni e conformità normativa
Servizio completo dalla A alla Z
Personale qualificato
Consulenza normativa specializzata
Velocità di intervento
Raccolta rifiuti a Milano e provincia
Siamo attrezzati per gestire colli, rifiuti sfusi e liquidi in cisterna, garantendo interventi efficaci e sicuri. I nostri veicoli, sottoposti a regolari controlli, sono guidati da autisti qualificati che assicurano il rispetto delle normative ambientali.
Scopri la flottaLe autorizzazioni per il trasporto e lo smaltimento rifiuti a Milano
Grazie alle nostre autorizzazioni per il trasporto e lo smaltimento di rifiuti a Milano e in tutta Italia, rilasciate dall’Albo Nazionale Gestori Ambientali, garantiamo la massima conformità alle normative vigenti e la sicurezza nell’esecuzione dei nostri servizi.
Scopri le nostre autorizzazioniIl RENTRI rappresenta un passo decisivo verso la digitalizzazione e sostenibilità nella gestione dei rifiuti. Creato per migliorare il monitoraggio e la trasparenza, il sistema è gestito dal Ministero dell’Ambiente (MASE), attraverso la piattaforma telematica ANGA, che interconnette operatori e dati. Questo strumento è essenziale per chi gestisce rifiuti speciali, pericolosi e non pericolosi e garantisce una maggiore efficienza e conformità normativa.
In questo articolo scopriremo tutto sul RENTRI: esamineremo cosa significa, chi è obbligato a iscriversi, le scadenze previste per l’adeguamento e i principali vantaggi di questa piattaforma.
L’acronimo RENTRI, Registro Elettronico per la Tracciabilità dei Rifiuti, evidenzia la digitalizzazione nella gestione ambientale. Semplificando i processi burocratici, il sistema integra due sezioni:
Grazie a questa struttura, il RENTRI sostituisce progressivamente i modelli cartacei con un sistema interattivo, riducendo errori e favorendo una gestione sostenibile dei rifiuti.
A partire da dicembre 2024, l’iscrizione al RENTRI è obbligatoria per specifiche categorie di soggetti coinvolti nella gestione dei rifiuti, in linea con la normativa ambientale.
Tra questi:
Queste categorie includono soggetti definiti dall’articolo 189 del D.Lgs. 152/2006.
Tuttavia, l’iscrizione al RENTRI è aperta anche a titolo volontario per aziende che, pur non obbligate, desiderano aderire per migliorare la gestione ambientale e garantire maggiore trasparenza nelle proprie attività.
Con questo approccio, il RENTRI punta a creare un sistema completo di tracciabilità, coinvolgendo sia operatori obbligati sia imprese che scelgono di partecipare attivamente alla sostenibilità del ciclo dei rifiuti.
Sono esentati dall’obbligo di iscrizione al RENTRI:
Tali soggetti devono comunque tenere il Registro Rifiuti cartaceo e, dal 13 febbraio 2025, vidimare digitalmente il Formulario tramite RENTRI.
L’iscrizione al RENTRI seguirà un calendario progressivo, che tiene conto della dimensione delle aziende e del tipo di attività svolta.
Queste scadenze garantiscono un passaggio graduale al nuovo sistema e consentono alle aziende di adeguarsi progressivamente. Ogni soggetto interessato deve assicurarsi di rispettare le tempistiche previste per evitare sanzioni e non compromettere la gestione della tracciabilità.
Se gestire l’iscrizione al RENTRI vi sembra complicato, potete affidarvi a Arcobaleno Servizi, esperti nella consulenza per la gestione dei rifiuti.
Il nostro team vi guida in ogni fase, dall’iscrizione alla gestione operativa, garantendo conformità normativa e riducendo rischi di sanzioni: contattaci!
Il corretto smaltimento dei rifiuti pericolosi è essenziale per garantire la sicurezza ambientale e la salute pubblica. Questi rifiuti, caratterizzati da proprietà che possono essere dannose o nocive, richiedono una gestione e uno smaltimento specifici per prevenire rischi e contaminazioni.
In questo articolo, esploreremo cosa sono i rifiuti pericolosi, le normative che regolano il loro smaltimento e le migliori pratiche per una gestione sicura e conforme.
I rifiuti pericolosi sono quei materiali di scarto che, per le loro caratteristiche chimiche, fisiche o biologiche, possono causare danni alla salute umana o all'ambiente. Tra questi troviamo:
Esempi comuni di rifiuti pericolosi includono batterie esauste, vernici e solventi, pesticidi e materiali contenenti amianto. La loro gestione deve avvenire con estrema cautela e secondo precise normative per minimizzare i rischi.
La gestione dei rifiuti pericolosi è regolata da normative sia a livello nazionale che europeo. In Italia, il riferimento principale è il Decreto Legislativo 152/2006, conosciuto come Testo Unico Ambientale, che stabilisce le linee guida per la gestione dei rifiuti. Questo decreto stabilisce le modalità di classificazione dei rifiuti pericolosi e la necessità di identificare chiaramente le loro caratteristiche, regola le procedure di trasporto, trattamento e smaltimento, specificando le attrezzature e le tecniche da utilizzare e impone obblighi di registrazione e monitoraggio per garantire la tracciabilità dei rifiuti e la conformità alle norme.
A livello europeo, la Direttiva 2008/98/CE fornisce una cornice legislativa per la gestione dei rifiuti, inclusi quelli pericolosi. Questa direttiva promuove il recupero e il riciclaggio dei rifiuti, oltre a stabilire criteri per la loro classificazione e gestione.
Una gestione adeguata dei rifiuti pericolosi implica seguire procedure rigorose. Ecco alcuni passaggi chiave:
In alcuni settori, la gestione dei rifiuti pericolosi richiede ulteriori precauzioni e procedure specifiche:
Arcobaleno Servizi è pronta ad assistervi nella gestione e smaltimento dei rifiuti pericolosi con soluzioni sicure e conformi alle normative. Contattateci per una consulenza personalizzata.
Il RENTRI rappresenta un passo decisivo verso la digitalizzazione e sostenibilità nella gestione dei rifiuti. Creato per migliorare il monitoraggio e la trasparenza, il sistema è gestito dal Ministero dell’Ambiente (MASE), attraverso la piattaforma telematica ANGA, che interconnette operatori e dati. Questo strumento è essenziale per chi gestisce rifiuti speciali, pericolosi e non pericolosi e garantisce una maggiore efficienza e conformità normativa.
In questo articolo scopriremo tutto sul RENTRI: esamineremo cosa significa, chi è obbligato a iscriversi, le scadenze previste per l’adeguamento e i principali vantaggi di questa piattaforma.
L’acronimo RENTRI, Registro Elettronico per la Tracciabilità dei Rifiuti, evidenzia la digitalizzazione nella gestione ambientale. Semplificando i processi burocratici, il sistema integra due sezioni:
Grazie a questa struttura, il RENTRI sostituisce progressivamente i modelli cartacei con un sistema interattivo, riducendo errori e favorendo una gestione sostenibile dei rifiuti.
A partire da dicembre 2024, l’iscrizione al RENTRI è obbligatoria per specifiche categorie di soggetti coinvolti nella gestione dei rifiuti, in linea con la normativa ambientale.
Tra questi:
Queste categorie includono soggetti definiti dall’articolo 189 del D.Lgs. 152/2006.
Tuttavia, l’iscrizione al RENTRI è aperta anche a titolo volontario per aziende che, pur non obbligate, desiderano aderire per migliorare la gestione ambientale e garantire maggiore trasparenza nelle proprie attività.
Con questo approccio, il RENTRI punta a creare un sistema completo di tracciabilità, coinvolgendo sia operatori obbligati sia imprese che scelgono di partecipare attivamente alla sostenibilità del ciclo dei rifiuti.
Sono esentati dall’obbligo di iscrizione al RENTRI:
Tali soggetti devono comunque tenere il Registro Rifiuti cartaceo e, dal 13 febbraio 2025, vidimare digitalmente il Formulario tramite RENTRI.
L’iscrizione al RENTRI seguirà un calendario progressivo, che tiene conto della dimensione delle aziende e del tipo di attività svolta.
Queste scadenze garantiscono un passaggio graduale al nuovo sistema e consentono alle aziende di adeguarsi progressivamente. Ogni soggetto interessato deve assicurarsi di rispettare le tempistiche previste per evitare sanzioni e non compromettere la gestione della tracciabilità.
Se gestire l’iscrizione al RENTRI vi sembra complicato, potete affidarvi a Arcobaleno Servizi, esperti nella consulenza per la gestione dei rifiuti.
Il nostro team vi guida in ogni fase, dall’iscrizione alla gestione operativa, garantendo conformità normativa e riducendo rischi di sanzioni: contattaci!
Il corretto smaltimento dei rifiuti pericolosi è essenziale per garantire la sicurezza ambientale e la salute pubblica. Questi rifiuti, caratterizzati da proprietà che possono essere dannose o nocive, richiedono una gestione e uno smaltimento specifici per prevenire rischi e contaminazioni.
In questo articolo, esploreremo cosa sono i rifiuti pericolosi, le normative che regolano il loro smaltimento e le migliori pratiche per una gestione sicura e conforme.
I rifiuti pericolosi sono quei materiali di scarto che, per le loro caratteristiche chimiche, fisiche o biologiche, possono causare danni alla salute umana o all'ambiente. Tra questi troviamo:
Esempi comuni di rifiuti pericolosi includono batterie esauste, vernici e solventi, pesticidi e materiali contenenti amianto. La loro gestione deve avvenire con estrema cautela e secondo precise normative per minimizzare i rischi.
La gestione dei rifiuti pericolosi è regolata da normative sia a livello nazionale che europeo. In Italia, il riferimento principale è il Decreto Legislativo 152/2006, conosciuto come Testo Unico Ambientale, che stabilisce le linee guida per la gestione dei rifiuti. Questo decreto stabilisce le modalità di classificazione dei rifiuti pericolosi e la necessità di identificare chiaramente le loro caratteristiche, regola le procedure di trasporto, trattamento e smaltimento, specificando le attrezzature e le tecniche da utilizzare e impone obblighi di registrazione e monitoraggio per garantire la tracciabilità dei rifiuti e la conformità alle norme.
A livello europeo, la Direttiva 2008/98/CE fornisce una cornice legislativa per la gestione dei rifiuti, inclusi quelli pericolosi. Questa direttiva promuove il recupero e il riciclaggio dei rifiuti, oltre a stabilire criteri per la loro classificazione e gestione.
Una gestione adeguata dei rifiuti pericolosi implica seguire procedure rigorose. Ecco alcuni passaggi chiave:
In alcuni settori, la gestione dei rifiuti pericolosi richiede ulteriori precauzioni e procedure specifiche:
Arcobaleno Servizi è pronta ad assistervi nella gestione e smaltimento dei rifiuti pericolosi con soluzioni sicure e conformi alle normative. Contattateci per una consulenza personalizzata.
Il RENTRI rappresenta un passo decisivo verso la digitalizzazione e sostenibilità nella gestione dei rifiuti. Creato per migliorare il monitoraggio e la trasparenza, il sistema è gestito dal Ministero dell’Ambiente (MASE), attraverso la piattaforma telematica ANGA, che interconnette operatori e dati. Questo strumento è essenziale per chi gestisce rifiuti speciali, pericolosi e non pericolosi e garantisce una maggiore efficienza e conformità normativa.
In questo articolo scopriremo tutto sul RENTRI: esamineremo cosa significa, chi è obbligato a iscriversi, le scadenze previste per l’adeguamento e i principali vantaggi di questa piattaforma.
L’acronimo RENTRI, Registro Elettronico per la Tracciabilità dei Rifiuti, evidenzia la digitalizzazione nella gestione ambientale. Semplificando i processi burocratici, il sistema integra due sezioni:
Grazie a questa struttura, il RENTRI sostituisce progressivamente i modelli cartacei con un sistema interattivo, riducendo errori e favorendo una gestione sostenibile dei rifiuti.
A partire da dicembre 2024, l’iscrizione al RENTRI è obbligatoria per specifiche categorie di soggetti coinvolti nella gestione dei rifiuti, in linea con la normativa ambientale.
Tra questi:
Queste categorie includono soggetti definiti dall’articolo 189 del D.Lgs. 152/2006.
Tuttavia, l’iscrizione al RENTRI è aperta anche a titolo volontario per aziende che, pur non obbligate, desiderano aderire per migliorare la gestione ambientale e garantire maggiore trasparenza nelle proprie attività.
Con questo approccio, il RENTRI punta a creare un sistema completo di tracciabilità, coinvolgendo sia operatori obbligati sia imprese che scelgono di partecipare attivamente alla sostenibilità del ciclo dei rifiuti.
Sono esentati dall’obbligo di iscrizione al RENTRI:
Tali soggetti devono comunque tenere il Registro Rifiuti cartaceo e, dal 13 febbraio 2025, vidimare digitalmente il Formulario tramite RENTRI.
L’iscrizione al RENTRI seguirà un calendario progressivo, che tiene conto della dimensione delle aziende e del tipo di attività svolta.
Queste scadenze garantiscono un passaggio graduale al nuovo sistema e consentono alle aziende di adeguarsi progressivamente. Ogni soggetto interessato deve assicurarsi di rispettare le tempistiche previste per evitare sanzioni e non compromettere la gestione della tracciabilità.
Se gestire l’iscrizione al RENTRI vi sembra complicato, potete affidarvi a Arcobaleno Servizi, esperti nella consulenza per la gestione dei rifiuti.
Il nostro team vi guida in ogni fase, dall’iscrizione alla gestione operativa, garantendo conformità normativa e riducendo rischi di sanzioni: contattaci!
Il corretto smaltimento dei rifiuti pericolosi è essenziale per garantire la sicurezza ambientale e la salute pubblica. Questi rifiuti, caratterizzati da proprietà che possono essere dannose o nocive, richiedono una gestione e uno smaltimento specifici per prevenire rischi e contaminazioni.
In questo articolo, esploreremo cosa sono i rifiuti pericolosi, le normative che regolano il loro smaltimento e le migliori pratiche per una gestione sicura e conforme.
I rifiuti pericolosi sono quei materiali di scarto che, per le loro caratteristiche chimiche, fisiche o biologiche, possono causare danni alla salute umana o all'ambiente. Tra questi troviamo:
Esempi comuni di rifiuti pericolosi includono batterie esauste, vernici e solventi, pesticidi e materiali contenenti amianto. La loro gestione deve avvenire con estrema cautela e secondo precise normative per minimizzare i rischi.
La gestione dei rifiuti pericolosi è regolata da normative sia a livello nazionale che europeo. In Italia, il riferimento principale è il Decreto Legislativo 152/2006, conosciuto come Testo Unico Ambientale, che stabilisce le linee guida per la gestione dei rifiuti. Questo decreto stabilisce le modalità di classificazione dei rifiuti pericolosi e la necessità di identificare chiaramente le loro caratteristiche, regola le procedure di trasporto, trattamento e smaltimento, specificando le attrezzature e le tecniche da utilizzare e impone obblighi di registrazione e monitoraggio per garantire la tracciabilità dei rifiuti e la conformità alle norme.
A livello europeo, la Direttiva 2008/98/CE fornisce una cornice legislativa per la gestione dei rifiuti, inclusi quelli pericolosi. Questa direttiva promuove il recupero e il riciclaggio dei rifiuti, oltre a stabilire criteri per la loro classificazione e gestione.
Una gestione adeguata dei rifiuti pericolosi implica seguire procedure rigorose. Ecco alcuni passaggi chiave:
In alcuni settori, la gestione dei rifiuti pericolosi richiede ulteriori precauzioni e procedure specifiche:
Arcobaleno Servizi è pronta ad assistervi nella gestione e smaltimento dei rifiuti pericolosi con soluzioni sicure e conformi alle normative. Contattateci per una consulenza personalizzata.